La Psicologia Relazionale
La psicologia e psicoterapia sistemico-relazionale utilizzano un approccio che parte dall’analisi delle difficoltà attuali ma tiene anche conto di come la storia familiare (anche quella di più generazioni, i.e. la generazione dei nonni) e le prospettive future vadano ad influenzare la situazione attuale. Il terapeuta sistemico-relazionale è ben consapevole che esso stesso diventa uno strumento per aiutare i clienti ad agire un cambiamento attraverso la relazione che si sviluppa in stanza di terapia.
Il lavoro del terapeuta consente di individuare le connessioni tra il mondo interno e il mondo esterno del paziente, ovvero aiuta la persona a comprendere quale sia l’origine del suo disagio, ad elaborare le eventuali situazioni traumatiche, oppure a comprendere come liberarsi da schemi disfunzionali di comportamento o di pensiero.
Questo modello di intervento psicologico si concentra quindi sui vissuti e sul mondo relazionale in cui ciascun individuo è immerso, permettendo così a terapeuta e paziente di individuare e sviluppare le risorse e le potenzialità di quest’ultimo, attivando infine un cambiamento che porti la persona verso un equilibrio più funzionale, orientato al benessere, alla crescita personale e a una migliore qualità di vita.
I sintomi di un individuo sono un segnale di un adattamento non riuscito rispetto alle richieste di cambiamento provenienti dall’ambiente o necessarie per affrontare una specifica fase evolutiva. Questi momenti di transizione possono risultare “critici” e richiedere una riorganizzazione al fine di ritrovare l’equilibrio e la serenità .